Rizoatrosi.

La rizoartrosi e' un processo degenerativo a carico di un'articolazione alla base del pollice: la trapezio-metacarpale. Questo processo determina dolore al movimento del pollice, difficolta' alla prensione degli oggetti e graduale deformita'.
Nelle fasi iniziali, la patologia puo' essere trattata conservativamente, utilizzando splint, terapie fisiche e mediche. Nelle fasi piu' avanzate il paziente generalmente richiede l'intervento per via dell'impotenza funzionale della mano.L'intervento chirurgico puo' essere differente a seconda del tipo di paziente, della gravita' della patologia, del tipo di preferenza chirurgica dell'operatore.
Sostanzialmente esistono tre tipi di intervento chirurgico: le artropalstiche, le artroprotesi e le artrodesi.
L'artroplastica si propone di ricostruire l'articolazione degenerata utilizzando dei tendini adiacenti. Ne esistono di diversi tipi r il concetto e' quello di utilizzare la tensione dei tendini per riposizionare la base  del primo metacarpo nella sua sede naturale, dopo aver resecato l'articolazone degenerata (parzialmente o con una resezione di tutto il trapezio). Inoltre i tendini possono essere utilizzati come spaziatori biologici, interponendosi dove precedentemente vi ea l'articolazione.
L'artroprotesi e' ovviamente la sostituzione dell'articolazione con materiali bio-compatibili articolati tra loro per consentire il movimento e fissati all'osso per pressione (press-fit) o attraverso cemento.
Benche' sempre nuove protesi vengano immesse sul mercato, non ve ne e' ancora una accettata universalmente, poiche' i problemi di mobilizzazione precoce non sono ancora stati risolti infatti nei principali Centri di riferimento le protesi sono ancora poco utilizzate.
L'atrocentesi e' la fusione definitiva di trapezio e primo metacarpo, annullando cosi' il movimento e il dolore. Il movimento del pollice e' parzialmente vicariato dalle articolazioni adiacenti.
In linea generale, nella maggior parte dei Centri si predilige l'
artroplastica nelle persone che richiedono manualita' piu' fine, l'artrodesi per I lavoratori manuali pesanti. E' importante ricordare al paziente che l'artroplastica puo' non essere un intervento definitivo, richiedendo una revisione negli anni successivi.
In caso di artroplastica, l'intervento consiste in un'incisione a livello della base del pollice (dorsale o palmare a seconda della tecnica) seguita da un'apertura dell'articolazione, una resezione delle superfici articolari danneggiate con eventuale asportazione del trapezio, l'utilizzo di una parte di un tendine adiacente per riposizionare la base del metacarpo in sede, sfruttando la sua elasticita', l'eventuale interposizione di tendine nello spazio articolare.
In caso di artroprotesi, viene resecata la superficie articolare e posizionata la protesi dopo la preparazione dei monconi ossei con un apposito strumentario.
In caso di artrodesi, dopo la resezione delle superfici articolari, I due monconi vengono giustapposti e fissati con una placca o con dei fili metallici.
L'intervento viene eseguito in anestesia generale o plessica e alla fine viene applicato un'immobilizzazione del polso e della mano, per una durata piu' breve in caso di artroplastica e atroprotesi (2-3 settimane), fino alla consolidazione in caso di artrodesi (generalmente 4-5 settimane).
Il post-operatorio si svolge attraverso le seguenti tappe:
  • medicazione dopo una settimana
  • rimozione dei punti a due settimane
  • rimozione dell'immobilizzazione a seconda del tipo di intervento.
Non vi sono controindicazioni assolute. Nei pazienti scoagulati e' necessario sospendere l'anticoagulante embricandolo con altri prodotti a minore rischio di sanguinamento peri-operatorio.
Nei pazienti molto anziani i sintomi sono generalmente diminuiti e la richiesta funzionale e' bassa. L'intervento e' quindi generalmente sconsigliato.
Complicanza:
  • infezioni
  • ematomi locali
  • edema persistente delle parti molli
  • algodistrofia riflessa
  • danni nervosi per lesioni iatrogene di nervi
  •  danni vascolari
  • danni tendinei o tendiniti
  •  cicatrici dolorose, pruriginose o cheloidee
  • graduale collasso della plastica con necessita' di reintervento.
Le complicanze dopo un intervento di artroprotesi per rizoatrosi possono essere:
  • infezioni
  • ematomi locali
  • edema persistente delle parti molli
  • algodistrofia riflessa
  • danni nervosi per lesioni iatrogene di nervi
  • danni vascolari
  • danni tendinei
  • cicatrici dolorose,pruriginose o cheloidee
  • mobilizzazione protesica
  • lussazione protesica
  • intolleranza alla protesi
Le complicanze dopo un intervento di atrocentesi per rizoatrosi possono essere:
  • infezioni
  • ematomi locali
  • edema persistente delle parti molli
  • algodistrofia rilessa
  • danni nervosi per lesioni iatrogene di nervi
  •  danni vascolari
  • danni tendinei
  • cicatrici dolorose, pruriginose o cheloidee
  • mancata consolidazione dell'artrodesi con necessita' di reintervento
  • intolleranza ai mezzi di sintesi
  • rottura dei mezzi di sintesi.

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