L'operatore si posiziona davanti al letto del paziente ed esegue le segue le seguenti azioni a seconda delle esigenze della situazione.
Posizione degli arti inferiori:
- a base allargata, con i piedi paralleli e le ginocchia leggermente flesse
- a base allargata. con un piede in avanti rispetto all'altro
- un piede a terra, a ginocchio leggermente flesso, mentre l'altro ginocchio sta appoggiato sul letto.
N.B. La schiena rimane sempre in asse. Non eseguire cifotizzazione, inclinazioni o torsione del tronco.
Posizione degli arti inferiori per eseguire trasferimenti di carico laterali:
- a base allargata, con i piedi paralleli; all'inizio del movimento la gamba direzionale parte estesa, mentre l'altra parte flessa con la schiena in asse.
N.B. La schiena rimane sempre in asse. Non eseguire cifotizzazioni, inclinazioni o torsione del tronco.
Preparazione del paziente ai cambi di postura a letto.
La preparazione ergonomica del paziente consente all'operatore, ove possibile, di ottenere uno spostamento del corpo del paziente più efficace e meno faticoso, in quanto è questi idealmente trasformato, con la preparazione, in un cilindro.
Paziente parzialmente collaborante.
Preparazione del paziente in posizione supina:
- capo: ruotare il capo nella direzione del rotolamento;
- braccia: dirigere le braccia nella direzione del rotolamento;
- arti inferiori: mantenere esteso l'arto che fa da perno al rotolamento; l'altro si flette sino all'altezza del ginocchio, con appoggio del piede sul materasso.
Paziente non collaborante.
Preparazione del paziente in posizione supina:
- capo: ruotare il capo in direzione del rotolamento;
- braccia: dirigere le braccia nella direzione del rotolamento;
- arti inferiori: mantenere esteso l'arto inferiore che fa da perno al rotolamento; anche l'altro rimane in estensione, ma accavallato sul primo.
N.B. In caso di esiti di interventi ortopedici o patologie neurologiche, è importante proteggere la sede articolare da rischi di dislocazione o movimentazione dolorosa, inserendo un cuscino tra le ginocchia del paziente durante il trasferimento, mantenendolo in sede durante tutto il tempo necessario per il raggiungimento della nuova posizione.
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